TERAMO Tutto come annunciato. Dopo la pausa del Capodanno, a causa dei restringimenti di carreggiata, per il sequestro della procura di Avellino dei viadotti e l'interdizione dei mezzi pesanti sul viadotto Cerrano, tornano i disagi nel tratto abruzzese dell'A14. Traffico intenso e code di auto si sono formate sull'autostrada, come nei giorni dell'esodo precedenti alle feste, ma questa volta sulla corsia nord. Il bollettino parla di 5 chilometri di coda tra Pescara Sud e Pescara Ovest, 4 tra Val Vibrata e San Benedetto del Tronto e 3 tra Fermo e Porto Sant'Elpidio. Code di minore entità, in direzione sud.
Ieri Autostrade per l'Italia ha chiesto una moratoria alla procura di Avellino per un dissequestro temporaneo di tre giorni per fare fronte al controesodo. Si attendo oggi una risposta. Disagi previsti fino a lunedì 6 gennaio. Si teme la stessa situazione del weekend precedente il Natale le incolonnamenti che avevano raggiunto i 13 chilometri.
LA PROTEZIONE CIVILE «In previsione di possibili criticità relative alla circolazione viaria, soprattutto sull'autostrada A14 nei giorni 5 e 6 gennaio in occasione del controesodo natalizio, la protezione civile della Regione Abruzzo sta predisponendo un sistema di preallerta delle organizzazioni di volontariato - dice una nota della protezione civile - al fine di organizzare un eventuale supporto agli automobilisti. Nel merito si consiglia a chi dovrà rimettersi in viaggio di valutare un anticipo della partenza oggi o un posticipo a martedì 7 gennaio».
Critica anche la situazione sulla statele 16 dopo il divieto di transito dei camion e bus nel tratto tra Città Sant'Angelo e Pineto, il traffico dei tir, 1800 al giorno, si riversa nel tratto urbano di Silvi. Con tanto di polemica dei residenti. «I cittadini sono esasperati dice il sindaco Andrea Scordella - fino adesso non abbiamo avuto nessun segnale positivo. Si presume che questa situazione si prolungherà nel tempo. Quindi cerchiamo una soluzione alternativa, una regolazione del flusso veicolare dei mezzi pesanti a fasce alterne».
LA MAGISTRATURA Soluzione che doveva uscire dalla riunione al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, voluta dalla ministra Paola De Micheli, lo scorso 31 dicembre. Con i dirigenti del Mit che chiedono al gestore autostradale Aspi la necessità di definire congiuntamente la modalità di cantierizzazione per la sistemazione delle barriere laterali della A14 in modo che l'impatto sia minimo per la viabilità, preservando al massimo la sicurezza per automobilisti e operai. Nella stessa giornata, è arrivato il no del gip del tribunale di Avellino, Fabrizio Ciccone dopo aver letto le motivazioni fornite da Autostrade in seguito al vertice tenutosi in prefettura, a Teramo, lo scorso 12 dicembre al quale avevano partecipato, oltre al prefetto Graziella Patrizi, anche i rappresentanti di Mit e Aspi, della Provincia, della questura, dei comandi provinciali di carabinieri e finanza, polstrada, Anas e Genio, dove si richiedeva la revoca dell'ordinanza al sequestro del viadotto Cerrano. Il no è arrivato perché Autostrade nel fascicolo non avrebbe ancora presentato un piano per le cerniere di taglio, e da parte di Aspi non sarebbe stato aggiunto alcun elemento di novità che possa portare alla revoca del provvedimento.